Pierre nasce nel 1959 a Parigi dove conseguirà una formazione professionale in stampa d’arte in una Scuola d’Arte e Mestieri.
Di seguito frequenterà l’Accademia di Belle Arti sempre a Parigi dove conoscerà Riccardo Licata che insegnava il mosaico.
J’ai pris Venise par la nuit
Comme on prend une comète par la queue
Etranger et pourtant homme seul sans question
Personne et pourtant hasardant le nom d’une origine
J’arrivais le soir par un train venant du nord
L’esquisse d’un sourire aux lèvres pour avoir les mains libres
Et dédommager le ciel de mon étoile filante.
Pierre Hornain
Nel 1992 decide di trasferirsi a Venezia dove insegnerà le tecniche dell'incisione e della tipografia a mano. Era già venuto varie volte a Venezia e conosceva già Roberto. Pierre aveva una solida formazione in stampa d’arte e arriva a Venezia all’età di 33 anni dopo avere realizzato un consistente numero di opere personali di incisioni e avere lavorato in un’importante stamperia di Parigi. La stampa d’arte sembra essere il suo mondo ma Pierre ha un’altra grande passione: la scrittura.
Venezia è lì dove la sua scrittura incontra la mia voglia di fare libri d’artista. Certo sia Pierre che io avevamo già una certa esperienza relativamente al libro, alla rilegatura, alla stampa. Ma ci serviva proprio quella scintilla della messa in comune delle idee e delle forze.
Così comincia la nostra produzione di libri d’artista a quattro mano che vede nascere una ventina di titoli contenendo dei testi di Pierre e delle mie incisioni.
La collaborazione che abbiamo allora intrapreso è durata sempre ed è culminata nella creazione della casa editrice che abbiamo fondato nel 2000, le Editions du Dromadaire.PSAUME NICHT
Nel 1993 nasce Psaume Nicht, rivista d’artista che Pierre e io abbiamo sostenuto e realizzato fino al 1997, realizzando così 4 esemplari unici che raccoglievano i lavori di vari artisti e scrittori. L’idea della rivista d’artista Psaume Nicht nasce nella testa di Pierre quando ancora viveva a Parigi; ....
Alcuni dei nostri libri d’artista e La Rivista Psaume Nicht sono descritti e presentati al link “Libri d’Artista” dove si può scoprire dei particolari sulla creazione di queste opere.
Un anno dopo nel 1994 comincia l’avventura della Galleria Il Cantiere che abbiamo diretto per due anni insieme al nostro amico Roberto Mazzetto.
Pierre era il direttore della Galleria e con la sua consueta nonchalance sceglieva gli artisti che incontrava sempre con grande gentilezza e disponibilità. A me e a Roberto spettava il ruolo di frenare certe ambizioni di artisti un po’ troppo sicuri di sé che volevano approfittare della cordialità del direttore.
Questa Galleria è sita in Campo San Fantin a Venezia vicino al Teatro La Fenice. Piccolissima, bassa di soffitto ma molto preziosa e con due belle vetrine che ne facevano un posto molto in vista. Abbiamo deciso di organizzarci delle mostre invitando giovani artisti ad allestire una loro installazione nello spazio trasformandolo e investendolo ogni volta con una dinamica diversa e con gesti originali.
Per tutte queste mostre abbiamo realizzato inviti e manifesti fatti a mano in serigrafia o xilografia. Spesso abbiamo stampato dei libri d’artista per gli artisti invitati con i loro lavori di stampa d’arte. E’ durato due anni molto intensi (dal 1994 al 1995) durante i quali abbiamo allestito praticamente una mostra al mese tra personale di artisti e mostre a tema; come le serata di proiezione di SuperOtto attraverso la vetrina, rassegne di libri d’artista e vari interventi/ eventi particolari.
Nel 2000 quando abbiamo deciso di creare la nostra casa editrice per l’infanzia, Editions du Dromadaire, la questione della lingua è stata centrale, soprattutto per Pierre che ha dovuto superare due grandi traguardi: uno quello della doppia lingua per i libri bilingue e l’altro ancora più difficile, scrivere per bambino da poeta che era. Di fatti ci hanno sempre rimproverato che i testi di Pierre erano troppo difficili per i bambini. In un senso era vero ma nell’altro credo che i bambini sono troppo spesso considerati dei sempliciotti. Sotto sotto ho sempre pensato che chi non capiva i testi di Pierre fossero adulti che avevano paura di trovarsi in difficoltà davanti a un bambino che avrebbe chiesto delle spiegazioni. Per quante ne so con la mia esperienza di lettura ai bambini e atelier con i bambini, raramente chiedono; ascoltano e si gustano il suono delle parole.
Pierre era un musicista della parola. Di fatti a volte si perdeva a creare suoni nelle sue frasi. Questo rende le cose molto complesse in effetti ma anche più divertenti.
Nella vita Pierre era una persona molto apprezzata: tranquillo, di poche parole, educato, sensibile. Amava il suo lavoro, amava anche insegnare e lavorare con gli altri. Credo che come maestro fosse molto amato dai suoi allievi perché era calmo, spiegava bene, dava tempo, rassicurava ed era anche bravo nel suo mestiere. Certo aveva anche dei difetti, ma non me li ricordo perché il punto di vista della memoria è più vasto, più largo, più predisposto a ricordare i valori che contano.
Quando lavorava Pierre era molto concentrato. Passava ore sulle sue pagine di scrittura, ore sulle sue lastre che incideva e ritoccava fino a raggiungere quello che cercava. Si vedeva che gli piaceva fare questi lavori. Non aveva mai fretta, aveva tutto il tempo. Se non finiva, non si agitava; riprendeva in un altro momento libero.
Forse una delle cose più bella che aveva era questa calma tra nonchalance e vera tranquillità di chi sa che non c’è nessun motivo di agitarsi.
E’ vero che gli artisti mettono dentro al loro lavoro molto delle loro preoccupazioni, domande, insicurezze per cui dopo nella vita possono sembrare più tranquilli anche se in fondo forse è poco vero.
I L L A V O R O D ’A R T I S T A E L A S C R I T T U R A
Pierre conosceva molto bene la stampa d’arte e la praticava sempre. Prediligeva certe tecniche come la punta secca, l’uso del brunitoio, la ceramolle e l’acquatinta. Si era molto appassionato alla tecnica Hayter che insegnava con passione. Anche la xilografia ha avuto un posto speciale nel suo lavoro.
LE OPERE GRAFICHE DI PARIGI
Sono incisione molto intense con dei neri molto profondi e vellutati e una gamma di grigi dovuti all’uso del brunitoio. La tecnica principale è la puntasecca. Ci sono anche larghe spiagge di acquatinta nerissima che sono successivamente rielaborate con il brunitoio. I disegni sono astratti, grande forme, grandi segni, superficie grigie che costeggiano i neri profondi della puntasecca. Sono opere che Pierre ha realizzato quando viveva ancora a Parigi.
LE OPERE GRAFICHE DI VENEZIA
Durante gli anni passati a Venezia, Pierre ha realizzato vari tipi di incisioni passando tranquillamente da opere più astratte come i “Fiumi” a opere più figurative come l’ultima seria: sono delle acquaforte e acquetinte per la maggiore parte; spesso anche passaggi con ceramolle. Sono immagini figurative con personaggi in un mondo onirico. Alcune hanno anche un frammento di fotoincisione ripreso da antichi dipinti o affreschi.
Ci sono anche queste immagini immobile e silenziose nel tempo fatte con le sue tecniche predilette, la puntasecca e il brunitoio per ricavare questi grigi particolari quasi incavati nella lastra. A volte usava lastre già incise che prima rischiariva con il brunitoio per poi lavorarci sopra con la puntasecca. Una sorta di palimsesto.
XILOGRAFIA
A Pierre piaceva molto la tecnica della xilografia e la praticava sempre: per realizzare animali da inserire in un libro, per delle scritte come quelle di Psaume Nicht e per realizzare queste incisioni più grande che raffiguravano fiume infiniti come quelle realizzate per la mostra “Con tutto il legno che posso” organizzato da Roberto nel 2006. Per la stampa di queste xilografia ha usato carte sottilissima di riso che danno all’immagine un suono e un movimento nell’aria. Sono immagini di circa 50 x 70 cm. Ne ha fatto anche varie altre molto più piccole sempre sul tema del fiume, del percorso fluido dell’acqua; sono linee che corrono sul legno e poi sulla carta.
DISEGNI A COLORI
LA SCRITTURA
Pierre aveva una grande passione per la scrittura ancora ben prima di venire a Venezia dove arrivò con una grande cartella di incisioni e disegni e tanti taccuini pieni di scrittura.
La grande difficoltà era la lingua benché Pierre si esprimeva molto bene in Italiano, la sua scrittura era intimamente legata alla madre lingua anche per timore di offendere la lingua altrui. Essere poeta è molto difficile perché vivi un po’ fuori del mondo, là dove le parole si assemblano in un modo molto intuitivo e personale per toccare le profondità dell’anima.
Anche per la scrittura ci sono vari periodi e soprattutto vari generi. Qui molto semplicemente riporto frammenti dei suoi scritti.
“Come una foglia d’autunno
dopo un lungo viaggio,
gettarsi nel mare, rotolare
sotto le onde come una caramella
che fonde nelle guance della marea
e passare attraverso la pancia
dei piccoli pesci
che degli alberi non sanno niente. “
Tratto da Piccole foglie che del mare non sanno niente, libro d’artsita di Florence Faval e Pierre Hornain, stampato a mano in settembre 2003, 25 esemplari, Editions du Dromadaire
“ C’è Aurelia, c’è Ariele…è tardi!
Il cielo è buio e la città illuminata,
mano nella mano tornano a casa.
Si amano… Hanno una storia d’amore;
di quelle che fanno tamburellare il cuore
come la musica di una carta di caramella che si
spiega, una carta stampata con stelle filanti
dove è scritto in blu: “Esprimi un desiderio!”.
Tratto da Una storia d’amore, Pierre Hornain e Florence Faval, Editions du Dromadaire, novembre 2005.
“Esco poiché uscire è tornare
al fruscio di un’origine,
al primo silenzio che fa barcollare il grido
sull’ansa dell’amore.”
Tratto di Io Esco, libro d’artista di Luisa Carraro con testo di Pierre Hornain; luglio 1996.
“Majalino maj a letto
mi chino al pensiero della
Rosa Stella
fiore sparso come una
Conca rotta.”
Testo più giocoso e più spensierato scritto per accompagnare un’incisione di Roberto Mazzetto, Il pensiero della Rosa Stella, anno 1990.
“Entra un mercante veneziano
Il Mercante Veneziano
Brava gente! Brava gente!
Vendo le fiamme della Fenice
e di Felice un colpo di pistola!
Brava gente!
Ghò un Alfa Romeo nel fiume Brenta
e ancora la nuova tassa sulle caldaie!
No ghe xe nessuni!...
che xe qualche d’uni!?
Silenzio
Esce ed è notte”
Sono testi di vari tipi, giornalistici, interviste, poesie, teatrali, testi giocosi o surrealisti, etc.
In questo testo c’è questo spirito inventivo, creativo, surrealista, ma anche satirico, comico e comunque sempre poetico che contraddistingueva Pierre.
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