Psaume nicht n.0

Rivista ad apparizione irregolare stampata a Venezia.
Autori: Joe Jordan, Pierre Hornain, Florence Faval, Lazare Mauresque, Andreas Kramer, Mirus Blansein, Roberto Mazzetto, Marianne Boberg

scheda breve
Rivista d'artista


Titolo: Psaume nicht n.0
Anno:
Autore: AA.VV.
Tecnica: tipografia,  xilografia, collagraph, tracing drawing
Numero copie: -
Numero pagine: 8 fogli doppi slegati + 1 xilografia in A0
Esemplari Fondo Stamperia: 1 

L’idea della rivista d’artista Psaume Nicht nasce nella testa di Pierre Hornain quando ancora viveva a Parigi; forse “sognava” già di fare l’editore e così di invitare, coinvolgere e unire vari artisti per collaborare in unica rivista d’artista con pagine a disposizione dove esprimersi. Il prototipo originale per l’idea di Psaume Nicht si chiamava DÉRIVE (Deriva) e prevedeva una serie di pagine dove vari artisti avrebbero potuto intervenire con un’immagine o con un testo. E’ una delle prime cose che mi ha fatto vedere quando ci siamo incontrati nel 1992 e subito ho pensato che fosse un’idea geniale; così la Rivista Psaume Nicht è nata finalmente nel 1993 grazie anche al sostegno di altri artisti come Roberto Mazzetto e Andreas Kramer.

Dal 1993 al 1997 sono stati pubblicati quattro numeri della Rivista Psaume Nicht con la partecipazione di circa una trentina d’artisti di vari paesi: numero 0, numero 1, numero 2, numero 3. Ogni Rivista è fatta interamente a mano con testi composti con i caratteri mobili di tipografia e immagini realizzate con diverse tecniche di stampa d’arte. Alcune rare parti dei lavori come le fotografie sono stampate in tipografia (off-set). La tiratura in genere è di 50 esemplari, non numerati. Le varie copertine sono cartonate e rivestite con carte dissimili per ogni nuova pubblicazione dove è stampata un’immagine e il titolo Psaume Nicht con carattere e grandezze sempre diverse. Volutamente la Rivista non ha una grafica riconoscibile, solo un sapore e un odore che la rende unica e identificabile. L’interno è composto da circa una decina di pagine doppie in carta vergatina; sono fogli piegati a quaderno e contenuti nella copertina cartonata, senza cuciture e senza rilegatura. Per ogni numero, era chiesto a uno degli artisti di pensare e creare un inserto che era piegato e incluso nella rivista dopo il fascicolo delle pagine.

Ogni numero comincia con un editoriale scritto da Joe Jordan (alias Pierre), direttore della rivista. Questo inizio dava il tono all’insieme delle pagine. Ogni artista era invitato a riempire quattro facciate della rivista liberamente con un progetto che poteva essere stampato con una delle tecniche della stampa d’arte. Se poteva, stampava lui stesso il suo lavoro e quando non ce la faceva, lo stampavamo noi. I testi sono quasi tutti composti a mano in tipografia; di questo si occupava Pierre molto appassionato e in modo molto inventivo; le forme materiali dei testi correvano sulle pagine creando disegni e dinamiche suggestive.

A volte si lavorava fino a tardi come in una fucina che deve consegnare un lavoro a un cliente impaziente. Eravamo indaffarati ognuno nella sua realizzazione con tantissimo entusiasmo. Sono queste cose che nascono in certi momenti, in un certo luogo, grazie all’incontro di certe persone che si trovano in sintonia. Tutto era possibile e niente ci faceva paura.

Di solito, si faceva una presentazione in un luogo o l’altro della città Venezia e così venivano curiosi, interessati e collezionisti che non vedevano l’ora di avere il nuovo numero.

E’ durato poco ma è stato molto intenso e chissà che non riprenda vita prima o poi.
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